UN'ESPERIENZA INDIMENTICABILE

Mi chiamo Simone Amoruso, frequento il 4^H e ho recentemente partecipato ad uno stage presso i Laboratori di Frascati (LNF) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il tirocinio, della durata di un giorno, ha avuto il fine ultimo di formare i ragazzi vincitori del bando in merito ad un ramo della fisica che potrebbe rappresentare il futuro della ricerca: lo studio delle particelle.

I laboratori comprendono circa 40 edifici, tra auditorium, uffici, sale di controllo, centro visitatori, locali degli acceleratori e sale di progettazione e/o costruzione. Il gioiellino di Frascati è DAΦNE (DAFNE), un collisore circolare con una circonferenza di 100 metri, utilizzato per permettere e monitorare lo scontro tra fasci di elettroni e positroni (particelle di antimateria prodotte nel LINAC, l’acceleratore lineare che precede gli anelli principali di DAFNE). Questo acceleratore ha circa 20 anni, ed ha permesso la realizzazione di diversi esperimenti, se per “esperimento” intendiamo lo studio dello scontro attraverso un determinato rivelatore. Tra i rivelatori utilizzati si annoverano KLOE, KLOE-2 e SIDDHARTA (ancora in funzione).

KLOE, il primo rivelatore di DAFNE, è pronto per essere smontato e spedito a Chicago per il suo inserimento in un altro acceleratore. Va specificato che i ricercatori che studiano e lavorano nei LNF collaborano con i centri di ricerca di tutto il mondo, dal CERN di Ginevra, ai laboratori statunitensi, per finire in Cina e in Giappone, dove si stanno costruendo acceleratori nuovi di zecca. Eppure il PRIMO ACCELERATORE CIRCOLARE è un’opera tutta italiana, realizzata nei laboratori in questione dall’austriaco Bruno Touschek e chiamata ADA (Anello Di Accumulazione).

I Laboratori Nazionali di Frascati sono anche molto altro: sono sì un importante riferimento per gli amanti di acceleratori e rivelatori, ma anche per chi studia i raggi cosmici e le onde elettromagnetiche. Entrare nei laboratori significa vivere un’importante esperienza, entrare in contatto con gli esperti del settore, meravigliarsi della complessità dei sistemi impiegati. Poi, dopo la meraviglia, viene la soddisfazione; la soddisfazione di avercela fatta, di essere stato ricompensato, di aver capito alcuni meccanismi e appreso nuove informazioni. Più che uno stage, la mia è stata un’esperienza di vita.